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" Dani " Collaterali

“DANI” COLLATERALI (Olio su tela - 50x70 - 2017)

Rappresenta Dani con alle spalle una vita tormentata di violenza e incomprensione. Oggi donna, si porta come eredità un conflitto interiore che rende fragile e allo stesso tempo autolesionista.

“E sono consapevole di essere carnefice di me stessa.”

“Una delle poesie dei poeti maledetti mi risuona costantemente nella mente: "l'albatros" di Baudelaire.

L'albatros é bellissimo quando si eleva in volo, ma le sue enormi ali gli impediscono di camminare sulla terraferma, dove diventa goffo e viene schernito, beffato.

L'albatros é il simbolo del poeta, dotato di una ricca interiorità e una sensibilità con le antennine. E' incompreso dai tanti e talora deriso. La sua stessa elevazione é al contempo la sua condanna. Come un albatros, un senso di inadeguatezza e inettitudine hanno permeato la mia vita. Un'esistenza tormentata la mia, spezzata da un'infanzia difficile, piagata da una profonda depressione e intensi stati di angoscia. Tanto da pensare di mettere fine ai tormenti e alle sofferenze con un atto di non sottomissione, un gesto di sfida suprema.

Un mondo malato di arroganza, competizione e sopraffazione deride la gente impopolare: quella sensibile, empatica, inscindibilmente legata alla sua anima e in contatto con la sua verità. Incapace di trarre vantaggio dalle disgrazie altrui. Gente con priorità incomprensibili dalla maggioranza, che preferisce perdere piuttosto che barattare la sua dignità. Gente poco omologabile, sconfitta da una patologia sociale.

Il saggio sa che deve adeguarsi egli stesso e accettare ciò che non può cambiare.

Ma io non sono saggia.” (Vittima)

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